Gli strumenti del decreto Cura Italia e della Moratoria ABI
Il settore vitivinicolo è tra i settori più
colpiti dal blocco causato da Covid-19 perché la clientela del canale horeca è
ferma e le esportazioni stanno fortemente rallentando per l’espandersi della
pandemia in tutto il mondo. Cosa fare per mettere al sicuro le nostre aziende?
Quali strumenti finanziari sono disponibili? Come usare questi strumenti in
modo organico e funzionale ad una più facile ripresa post covid-19?
Diversi sono gli strumenti messi in campo per
immettere liquidità nel sistema economico italiano:
- Il decreto c.d. “Cura Italia”, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 17.03.2020 che prevede una moratoria sui prestiti e sulle linee di credito delle piccole e medie imprese
- L’Accordo ABI-Associazioni di imprese, con il nuovo Addendum all’accordo ABI del 2019 che prevede che le misure di Moratoria ABI sospensione e allungamento dei finanziamenti (mutui, leasing e finanziamenti a breve termine) siano estese ai finanziamenti in essere al 31 gennaio 2020 erogati in favore delle imprese danneggiate
- Singole specifiche iniziative Ex Covid-19 messe in campo da alcuni Istituti di Credito per la loro clientela.
1° fase: ricorrere alle opportunità del
decreto Cura Italia
- Gli Istituti di Credito non possono
revocare gli affidamenti in essere. Gli importi accordati, sia per la parte
utilizzata sia per quella non ancora utilizzata, non possono essere revocati in
tutto o in parte fino al 30 settembre 2020; - I prestiti non rateali con scadenza
contrattuale prima del 30 settembre 2020 sono prorogati, unitamente ai
rispettivi elementi accessori e senza alcuna formalità, fino al 30 settembre
2020 alle medesime condizioni; - I mutui e gli altri finanziamenti a
rimborso rateale, anche perfezionati tramite il rilascio di cambiali agrarie, vedono
sospeso il pagamento delle rate o dei canoni di leasing in scadenza sino al 30
settembre 2020; è facoltà delle imprese richiedere di sospendere l’intera rata
o solo la quota capitale.
Sulla base di queste specifiche opportunità è utile che tutte le imprese vi ricorrano, senza distinzioni di sorta (peraltro ritengo siano molto poche le imprese che non ne avranno bisogno..).
2°
fase: richiesta nuova finanza.
E’
importante tener presente che il Decreto Cura Italia prevede che siano
ammissibili alla garanzia del Fondo finanziamenti le operazioni di rinegoziazione
del debito del soggetto beneficiario, purche’ il nuovo finanziamento preveda
l’erogazione al medesimo soggetto beneficiario di credito aggiuntivo in misura
pari ad almeno il 10 percento dell’importo del debito residuo in essere del finanziamento oggetto di
rinegoziazione. Questa è un’importante opportunità perché permette all’azienda
di accrescere i sui affidamenti in chiave precauzionale avendo la banca
interesse nel farlo in quanto porta il finanziamento all’interno della garanzia
del Fondo. Sarà quindi necessario predisporre un piano economico e
finanziario 2020-2021 che sia in grado di descrivere la probabile
evoluzione dell’attività aziendale nei prossimi 8-18 mesi. Questo documento,
qualora ne dimostrasse la capacità di rimborso, permetterebbe alla cantina di
avere nuova finanza necessaria per sostenere alcune inevitabili situazioni dei
prossimi mesi:
- Costi per la coltivazione dei vigneti
- Costi per la raccolta dell’uva
- Costi per la vinificazione e lo stoccaggio del prodotto
Il forte rallentamento delle vendite sarà accompagnato anche da un rallentamento degli incassi da parte dei clienti. Il Piano dovrà quindi tener conto di un probabile allungamento dei giorni medi di incasso.
3°
fase: monitoraggio mensile e eventuale richiesta di Moratoria ABI
Se nel corso dei prossimi mesi la situazione dovesse
accusare ulteriori rallentamenti rispetto alle previsioni l’azienda potrebbe
ricorrere alla moratoria ABI che prevede maggiori dilazioni: la sospensione del
pagamento della quota capitale delle rate dei finanziamenti può essere chiesta
fino a un anno ed è applicabile ai finanziamenti a medio lungo termine (mutui),
anche perfezionati tramite il rilascio di cambiali agrarie, e alle operazioni
di leasing, immobiliare o mobiliare. In questo ultimo caso, la sospensione
riguarda la quota capitale implicita dei canoni di leasing. Per le operazioni di allungamento dei mutui,
il periodo massimo di estensione della scadenza del finanziamento può arrivare
fino al 100% della durata residua dell’ammortamento. Per il credito a breve
termine e il credito agrario di conduzione il periodo massimo di allungamento
delle scadenze è pari rispettivamente a 270 giorni e a 120 giorni.
Applicare questo metodo di lavoro aiuterà le imprese del
settore vitivinicolo a superare quello che si preannuncia come la peggior crisi
economica dal dopoguerra. E’ un metodo, un approccio al lavoro. Non garantisce
il risultato. Però se la realtà ci offre qualche chance di rinascita, solo se
utilizzeremo un metodo adeguato sapremo coglierla!
A cura di Luca Castagnetti, Dottore Commercialista – Direttore Centro Studi Management DiVino di Studio Impresa.
Fonte: Sistemiamo l’Italia