Richiamando gli indici di allerta introdotti dal CNDCEC; ci si vuole soffermare sull’interpretazione dell’indice di indebitamento tributario e previdenziale alla luce degli strumenti messi a disposizione del contribuente (es. piano di ammortamento rateali, definizioni agevolate del debito, ecc..) in un’ottica di ristrutturazione finanziaria delle imprese.
Relativamente
all’indice di indebitamento previdenziale e tributario, dato dai debiti iscritti
nella voce D 12) e D 13) esigibili entro e oltre l’esercizio sul totale
dell’attivo, è opportuno da subito fare alcune considerazioni tese a migliorare
il grado interpretativo dei risultati che ne deriveranno.
La
prima di queste attiene la giusta distinzione dei debiti di natura
previdenziale e tributaria scaduti e per i quali si è usufruito degli strumenti
di dilazione e definizione agevolata del debito (rateizzazioni). A quest’ultimo
proposito sarebbe auspicabile, infatti, rifacendosi al piano di rateizzazione, distinguere
la parte dei debiti scaduti e da pagare entro l’esercizio successivo, rispetto
a quelli che andranno pagati oltre l’esercizio successivo. Così facendo, si
avrà la possibilità di confrontare la parte del debito a breve con la parte dell’attivo
a breve per valutare, secondo quanto disposto dall’art. 13 del codice della
crisi, la “sostenibilità dei debiti per almeno i sei mesi successivi e delle
prospettive di continuità aziendale”, in un orizzonte temporale che va
quindi non oltre i dodici mesi, come anche indicato dall’OIC 11 al paragrafo
22.
Un’ulteriore considerazione che potrebbe rivelarsi utile parlando di debiti tributari è legata alle informazioni su eventuali contenziosi, che potrebbero interferire sul reale valore complessivo del debito nonché sulla probabilità che il medesimo possa tramutarsi in futura uscita finanziaria per l’impresa.
A cura di Nicola Lucido – Dottore Commercialista in Pescara, Dottore di ricerca in Economia Aziendale, Ricercatore area aziendale Fondazione Nazionale dei Commercialisti.
Con queste FAQ cerchiamo di rispondere ai principali dubbi degli operatori che sono alle prese con la gestione dei nuovi obblighi introdotti dal codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza. Gli argomenti oggetto delle FAQ saranno trattati su questo portale anche in maniera più approfondita.
Fonte: Sistemiamo l’Italia