Come cambiano le regole per le auto aziendali?

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Dal 1° luglio scatteranno le novità per auto e moto concesse in uso promiscuo ai dipendenti. Infatti, l’art. 1, co. 632 e 633, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, ha modificato l’art. 51, co. 4, lett. a), del TUIR ma solo per mezzi di nuova immatricolazione e contratti di assegnazione stipulati dopo il 30 giugno: in tal caso, la percentuale del 30% da trattenere al dipendente per l’uso privato varia a seconda di periodo e quantità di anidride carbonica emessa dal mezzo.

Per auto, moto e ciclomotori di nuova immatricolazione, con valori di emissione di anidride carbonica fino a 60 grammi per Km (g/km di CO2), concessi con contratti stipulati dal 1° luglio 2020, si assume il 25% dell’importo corrispondente a una percorrenza convenzionale di 15.000 Km calcolato sulla base del costo chilometrico desumibile dalle tabelle ACI, al netto degli ammontari eventualmente trattenuti al dipendente. La percentuale è elevata al 30% per i veicoli con valori di CO2 tra 61 e 160 g/km. Per i valori di CO2 compresi tra 160 e 190 g/km, la percentuale sale al 40% per il 2020 e al 50% dal 2021. Per i veicoli con valori di emissione di CO2 superiori a 190 g/km, la percentuale è pari al 50% per il 2020 e al 60% dal 2021.

Data stipula contratto

Grammi CO2/Km

Periodo

di riferimento

% su 15.000 Km anno

Note

Entro il
30 giugno 2020

Indifferente

Tutti

30%

La percentuale di addebito non cambia

Dal 1° luglio 2020

Fino a 60

Dal 1° luglio 2020

25%

“Premio” per le auto più “ecologiche”

Da 61 a 160

Dal 1° luglio 2020

30%

La percentuale di addebito non cambia

Da 161
a 190

Dal 1° luglio 2020

40%

Aumento del 10%

Dal 1° gennaio 2021

50%

Ulteriore aumento del 10%

Da 191
in su

Dal 1° luglio 2020

50%

Aumento del 20%

Dal 1° gennaio 2021

60%

La percentuale “base” raddoppia

Infine, si ricorda che tutti i valori per l’anno 2020, a seconda del tipo di veicolo e della sua alimentazione, sono stati pubblicati con comunicato dell’Agenzia delle Entrate sulla G.U. n. 305 del 31 dicembre 2019.

A cura di Alberto Bosco – Esperto di diritto del lavoro, Giuslavorista, Pubblicista de Il Sole24Ore. Consulente aziendale e formatore.


Fonte: Sistemiamo l’Italia

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