L’approdo al PTT: la registrazione al S.I.Gi.T.

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Negli interventi precedenti ci siamo occupati di tutti gli aspetti rilevanti ai fini della notifica degli atti di opposizione di un contribuente avverso gli atti impositivi: pertanto, di un ambito regolato dalla disciplina sostanziale del processo tributario – segnatamente l’articolo 16-bis del D. Lgs. n. 546/1992 – che, tuttavia, ancora non interagisce col Sistema Informativo della Giustizia Tributaria (SIGIT).

Ma esauriti gli adempimenti relativi alla notifica, il difensore ha trenta giorni di tempo per procedere al deposito del ricorso o dell’appello presso la competente Commissione Tributaria per il tramite della piattaforma del PTT e con modalità completamente telematica.

Per l’esecuzione dell’adempimento in questione il difensore è tenuto a registrarsi al PTT per ottenere le credenziali di accesso “UserID” e “password”.

L’accesso al sistema avviene tramite il portale della giustizia tributaria www.giustiziatributaria.gov.it, selezionando l’apposita voce “processo tributario telematico”: la registrazione si ottiene mediante accesso alla funzionalità “Registrazione al PTT” e l’inserimento dei dati richiesti nella relativa schermata.

Il corredo indefettibile del professionista abilitato alla difesa tributaria, tenuto ad iscriversi al servizio, è ravvisabile nel possesso di una casella di Posta Elettronica Certificata (PEC) e di una firma digitale valida: questi dovrà altresì compilare il modulo di registrazione previsto dalla procedura in tutte le sue parti e firmarlo digitalmente, previa trasformazione in formato PDF/A-1a o PDF/A-1b (lo standard che abbiamo visto in precedenti interventi essere quello che deve caratterizzare tutti gli atti e i documenti che vengono introdotti tramite il PTT) e realizzare la scansione del documento d’identità e dell’eventuale documento di iscrizione all’ordine, entrambi da produrre in formato PDF/A-1a o PDF/A-1b e ovviamente firmati con firma digitale del professionista in corso di validità, da “caricare” nel corso della procedura di registrazione.

Al termine dell’operazione verranno visualizzati i primi quattro caratteri della password: la seconda parte, sempre di quattro caratteri e a completamento del codice per accedere ai servizi telematici, verrà recapitata all’indirizzo PEC indicato al momento della registrazione.

È opportuno rammentare che la prima password di otto caratteri che viene rilasciata dal sistema informatico non è immediatamente utilizzabile in quanto viene generata già scaduta: pertanto, per ottenere la password valida per accedere al servizio, è necessario effettuare un aggiornamento tramite il servizio di self-service nella pagina di registrazione al PTT.

La nuova password “personale” scelta dal professionista dovrà successivamente essere variata almeno una volta ogni 90 giorni dalla sua emissione.

A cura di Carlo Nocera – Avvocato e giurista d’impresa


Fonte: Sistemiamo l’Italia

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