La legge di Bilancio 2019, ossia la legge 30 dicembre 2018, n. 145, all’articolo 1, comma 255, a seguito di un lungo e articolato dibattito politico, ha introdotto le pensioni e il reddito di cittadinanza.
In particolare, il reddito di cittadinanza si configura come una misura contro la povertà, la disuguaglianza e l’esclusione sociale, a garanzia del diritto al lavoro, della libera scelta del lavoro, nonché del diritto all’informazione, all’istruzione, alla formazione e alla cultura, attraverso politiche volte al sostegno economico e all’inserimento sociale dei soggetti esposti al rischio di emarginazione nella società e nel mondo del lavoro.
In attuazione di quanto sopra è quindi stato emanato il decreto legge 28 gennaio 2019, n. 4, il cui capo I reca appunto “disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza”.
Si tratta di un provvedimento complesso che – oltre a coinvolgere numerosi enti e istituzioni – richiede l’emanazione di norme attuative e di disposizioni amministrative di dettaglio.
In questo lavoro intendiamo fornire un quadro complessivo dell’argomento, evidenziando in particolare i benefici previsti a favore dei datori di lavoro che assumono un beneficiario di tale misura.
Per ulteriori informazioni e approfondimenti, anche in vista della presentazione delle domande – che è possibile a partire dal 6 marzo 2019 sul portale dedicato, alle Poste e presso i Centri di Assistenza Fiscale accreditati – è possibile consultare il sito ufficiale https://www.redditodicittadinanza.gov.it, lanciato ufficialmente lunedì 4 febbraio 2019.
Questo volume è realizzato da Sistemi S.p.A. in collaborazione con il Dott. Alberto Bosco – Esperto di diritto del lavoro, Consulente aziendale e formatore.
Fonte: Sistemiamo l’Italia
