Data la loro specificità per le start-up e le PMI innovative il CNCDEC ha fornito indicazioni in merito alla determinazione degli indici di allerta?
Per le start-up innovative di
cui al D.L. n. 179 del 18 ottobre 2012 convertito dalla legge 17 dicembre 2012,
n. 221, e le PMI innovative di cui al decreto-legge 24 gennaio 2015, n. 3,
convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2015, n. 33, la principale
peculiarità è rappresentata da un elevato tasso di rischio correlato
all’eventualità che l’impresa possa far registrare un suo insuccesso. Infatti,
si tratta di imprese che, oltre a dover governare le dinamiche tipiche della
fase di lancio nel ciclo di vita, devono monitorare gli aspetti correlati alla
“spinta innovativa” per cui sono state costituite.
Pertanto, non potendo, in prima istanza, garantire risultati
soddisfacenti da un punto di vista reddituale, l’attenzione si sposta sulle variabili
finanziarie che vedono la determinazione del fabbisogno netto (finanziamenti
meno investimenti) sia con riferimento all’area economica che quella finanziaria.
Il fabbisogno finanziario netto è naturalmente condizionato
dalla capacità, delle start-up e PMI innovative, di reperire finanziamenti e
dalla facilità con cui le medesime riescono a rimborsare il capitale di
prestito.
Detto ciò, ricollegandoci agli
indici di allerta, quest’ultimo aspetto è sicuramente quello che è più
direttamente riconducibile ad un eventuale stato di insolvenza patologica delle
suddette imprese. Necessita, quindi, valutare con attenzione, da un lato, la
capacità di ottenere finanziamenti (flussi in entrata) e, dall’altro, la facilità
di garantire i rimborsi adempiendo agli impegni presi (flussi in uscita). In
definitiva, l’unico indice che sono tenute a rispettare è il DSCR, determinando
un fabbisogno minimo idoneo alla prosecuzione del progetto innovativo, con un
orizzonte temporale di almeno 12 mesi.
A cura di Nicola Lucido – Dottore Commercialista in Pescara, Dottore di ricerca in Economia Aziendale, Ricercatore area aziendale Fondazione Nazionale dei Commercialisti.
Con queste FAQ cerchiamo di rispondere ai principali dubbi degli operatori che sono alle prese con la gestione dei nuovi obblighi introdotti dal codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza. Gli argomenti oggetto delle FAQ saranno trattati su questo portale anche in maniera più approfondita.
Fonte: Sistemiamo l’Italia